LELLA COSTA

Ingresso consentito solo con “SUPER GREEN PASS” e “MASCHERINA FFP2”

 

SE NON POSSO BALLARE… NON E’ LA MIA RIVOLUZIONE

LELLA COSTA

da “Il catalogo delle donne valorose” di Serena Dandini

di Lella Costa e Gabriele Scotti – Regia: Serena Senigaglia

 Mary Anderson ha inventato il tergicristallo. Lillian Gilbreth la pattumiera a pedale. Maria Telkes i pannelli solari.

Ci sono Marie Curie, Nobel per la fisica, e Olympe De Gouges che scrisse la Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina. Ci sono Tina Anselmi, primo ministro della Repubblica italiana; Martha Graham che fece scendere dalle punte e Pina Bausch che descrisse la vita danzando. E poi c’è Maria Callas con la sua voce immortale come immortale è il canto poetico di Emily Dickinson. C’è Angela Davis che lottò per i diritti civili degli afroamericani e c’è la fotoreporter Ilaria Alpi. Le sorelle Bell: Vanessa e naturalmente Virginia, la Woolf!

Entrano una dopo l’altra, chiamate con una citazione, un accento, una smorfia, un lazzo, una canzone, una strofa, un ricordo, una poesia, un gemito, una risata. O solo col nome, che a volte non serve aggiungere altro.

Entrano ciarlando e muovendo le vesti, mentre in scena si avvicendano i cambi di stagione. Si aggirano come fossero, finalmente, felici tutte, per dirla con Elsa Morante che è lì con loro.

Entrano come danzando Anna Pavlova, Hannah Arendt, Mae West, Grazia Deledda, Anna Frank, Eloisa, Artemisia Gentileschi e molte, molte altre, fino a farci girare la testa ed arrivare ad essere più di … cento!

Una al minuto. Tante eppure non ancora tutte le valorose che Lella Costa, in uno spettacolo di grande virtuosismo, riesce ad evocare con la voce e con i gesti, invitandole come un gran cerimoniere, ad entrare e ballare con lei.

Perchè, come disse magistralmente e per sempre una di loro, Emma Goldman, se non posso ballare questa non è la mia rivoluzione.